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Orgoglio troppo forte.....

Autore: Anonimo
Inserito da lorytata

Una persona a me molto cara è assalita dall'orgoglio che viene manifestato in ogni piccola cosa. Questo lo porta a compiere dei gesti sbagliati e anche a non cercare Dio in quei momenti perchè é convinto del fatto che il Signore non può fare niente. Cosa devo fare io? Lui è un credente ma ancora non ha fatto una vera esperienza con Dio ed io non so come comportarmi.

" Il Signore non può fare niente" ... "Se tu vuoi crederci, ogni cosa è possibile a chi crede" (Marco 9:23). Cara sorella, come sappiamo bene entrambe, queste parole di Gesù confermano, con molta chiarezza, che chi può risolvere ogni tipo di problema é solo il Signore; basta avere fiducia in Lui, darGli la possibilità di prendere, nelle proprie mani, il controllo della situazione affinchè possa così operare per noi. Questo è possibile, ovviamente, se Glielo permettiamo. Quando, purtroppo, un cuore é in preda ad un peccato così grande agli occhi dell' Eterno, come l'orgoglio, si cerca di gestire la propria vita da soli, magari pensando anche che le nostre iniziative personali siano sensate, più che giuste, "perfette" per quella circostanza. Di conseguenza si agisce senza interpellare Dio, o perchè si diventa impazienti di aspettare il momento del Suo intervento o perchè si arriva a pensare che sia meglio precederLo. Non é così, " Il timore dell' Eterno é una fonte di vita che fa evitare i lacci della morte;...[ ] è un ammaestramento di sapienza e, prima della gloria, c'é l'umiltà"( Proverbi 14:27 e 15:33). L'orgoglio é un pericolo imminente per tutti, anche per i cristiani che hanno fatto un' esperienza con il Signore, anche per i più ferventi e quelli spiritualmente molto maturi. Esso si mostra in diverse forme, può essere di natura carnale ( arrogante, presuntuoso, maligno, ambizioso) e anche di natura spirituale( quando appunto prevarichiamo Dio e crediamo di essere guidati dalla Sua volontà). Quindi il caso del tuo amico é uno tra tanti. Sai, personalmente mi é capitato più volte di non permettere al Signore di agire liberamente su una determinata situazione della mia vita, di aiutarmi e sostenermi come avrebbe preferito Lui e non come volevo io. Dovevo portare a termine un impegno e credevo di essere autosufficiente per la sua risoluzione. Pretendevo di contare solo sulle mie forze, dicevo dentro di me: "Non c'é bisogno che Dio si disturbi e si affatichi per me, perché in questa piccola cosa posso cavarmela da sola! ". Invece no, questo é stato solo un atto di orgoglio, perchè chi siamo noi per decidere quando e in quali circostanze Dio deve intervenire? Egli vuole essere presente sempre per poi benedire ogni aspetto della nostra vita; vuole che noi Lo rendiamo veramente partecipe di tutto e che ci affidiamo alla Sua potenza, alla Sua bontà e misericordia. E allora come possiamo reagire alla trappola dell'orgoglio? La forza del cristiano sta nel riconoscere di essere orgoglioso. Soltanto con questa consapevolezza potrà, in preghiera, umiliarsi davanti al Signore per ricevere il Suo perdono e chiederGli di essere guidato e indirizzato all'umiltà. "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime" ( Matteo 11:29). Tornando al tuo caso, tu puoi pregare, come sicuramente stai già facendo, supplicando lo Spirito Santo di convincere questa persona a te cara,dell'errore che sta facendo, e ancora chiedendo a Gesù di donarti le paorle adatte, della giusta misura, per aiutarla a farle capire che, se persevera in questo atteggiamento, la grazia e il timore di Dio si allontaneranno dalla Sua vita. Ma se ritornerà al Signore, Egli adempira' ancora una volta la Sua promessa: " Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne un cuore di pietra e vi darò un cuore di carne." (Ezechiele 36:26)

Dio vi benedica,

con affetto, Laura.


Data: 06/09/2009
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