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Dopo 3 anni ho lasciato la mia ragazza perchè fin dal principio mi opprimeva con discorsi di matrimonio

Autore: ANONIMO
Inserito da shedar

Pace fratelli e sorelle. Vi scrivo per avere un ulteriore incoraggiamento dopo quello che mi da il Signore. Da circa 3 mesi ho chiuso un fidanzamento durato 3 anni e 7 mesi. I motivi per cui ho deciso di porre fine a questa storia sono tantissimi, ma uno in particolare: Dal momento in cui mi fidanzai con questa sorellina cominciai ad essere oppressato da lei dal fatto che volesse sposarmi a tutti i costi. Io ancora andavo a scuola, e così presi la decisione di abbandonare gli studi per trovare al più presto un lavoro e potermi sposare non appena possibile. (attenzione, non abbandonai la scuola a causa sua, ma presi IO questa decisione). non riuscivo a trovare un lavoro decente, quello che riuscivo a trovare non mi rendeva molto fino a quando decisi di arruolarmi nelle Forze Armate e dare una svolta alla mia vita. Con il tempo le oppressioni del matrimonio da parte sua cominciavano a crescere tanto è vero che anche la famiglia di lei cominciò a pressarmi, pressarmi, pressarmi fino ad arrivare all''esasperazione, scoppiare e decidere di lasciarla una volta per tutte. Queste oppressioni mi imponevano di sposarla anche senza lavoro, conclusi il servizio militare da volontario, durato un anno, e ringrazio il Signore per questo perchè questa mio congedo ha permesso di dare un freno a tutto. Per lei ero l''uomo giusto, l''uomo che l''avrebbe accompagnato per tutta la vita, stravedeva per me, per lei c''ero solo ed esclusivamente io, dopo Dio ovviamente. Fin qui ci siamo...il suo potrebbe sembrare un amore normale, ma in realtà il suo era un amore morboso nei miei confronti. Se si usciva dovevamo uscire o soli, oppure con la sua famiglia. La sera sempre buttato in casa sua, ma quando la invitavo a casa mia lei doveva studiare. Con queste oppressioni da parte sua e della sua famiglia cominciai a non dirmirci più la notte, il pensiero di sposarmi obbligatoriamente...i miei genitori cominciarono a notare in me un comportamento strano, mi rivolgevo male contro di loro, non potevano rivolgermi la parola che io li sbranavo!! Mi portò ad andare contro ai miei genitori. Counque, adesso che non sto più con questa persona mi senti libero. non vorrei sbagliare a parlare, ma dopo che la lasciai ripresi a parlare pure in altre lingue, cosa che non accadeva da molto, molto, molto tempo. Il problema più grave è sorto dopo che l''ho lasciata, 3 mesi fa. Adesso mi sta oltraggiando e calunniando di cose che non ho fatto. Sta buttando il fango su di me e sulla mia famiglia. Io sarei la persona più falsa che lei abbia mai conosciuto, dice anche che ha trascorso 4 anni di inferno con me (invece mi diceva che ero tutto per lei), che mia madre è un essere malvagio, maligno! Fratelli, io non so che fare ormai, le sue calunnie e oltraggi non fanno altro che mettermi contro tutti. Sono pochi gli amici che mi credono, eppure la situazione è sempre la stessa... Secondo voi è da cristiani comportarsi così? Infangare me e la mia fmaiglia in questo modo? Aiutatemi, che mi consigliate? Come devo comportarmi? Ho provato a parlare anche con i lPastore della mia comunità, ma a quanto pare si è lasciato convincere dalle claunnie e mi da addirittura del buguardo!!!

Come devo fare, aiutatemi vi prego!



Risposta:

Carissimo fratello, quando si chiude un fidanzamento ( per di più durato degli anni, come nel tuo caso) non è raro che capitino di queste situazioni spiacevoli, e si finisce sempre per un pò di tempo a soffrire degli strascichi di questa rottura. Permettimi però, di "osservare" con affetto, e con un pò di esperienza in più ( ho qualche anno in più di te) la situazione così come tu stesso me la descrivi. Faccio questo, non per mera invadenza, ma per il semplice fatto che, molte volte dimentichiamo che le nostre azioni, hanno inevitabilmente delle ripercussioni, su coloro che ci stanno attorno, e se sottovalutiamo questo, non saremo mai in grado di poter essere anche critici (e questo aiuta sempre) con noi stessi. Tu mi dici che sin da quando ti sei fidanzato con questa ragazza ti sei sentito oppresso da lei. In verità, mi sono chiesta : perchè allora hai aspettato 3 anni per interrompere questa relazione? E perchè ti sei privato di quella serenità e di quella pace nella gioia, che deve essere presente in una relazione di coppia? Vedi, penso che sia stato proprio questo, a provocare nella tua ragazza una maggiore delusione, dopo che vi siete lasciati. Mi spiego meglio. Quando si ama qualcuno, a volte si "ama" anche troppo e cioè non in maniera equilibrata, e si riversano quindi sul partner tutte le nostre aspettative più profonde e tenere, e quindi si finisce, senza rendersene conto, a idealizzare la persona che sta insieme a noi. Tutto ciò non giustifica, secondo me, il comportamento della tua ragazza che oltretutto non conosco, nè tantomeno posso conoscere in verità la vostra storia, ma non giustifica nemmeno il fatto che da quello che mi dici, sin dall'inizio della storia, tu non ne eri convinto ma sei rimasto con lei, alimentando le sue giuste speranze di un futuro insieme a te. Capisci? Ora, sono sicura che il motivo per cui sei rimasto insieme a lei, è certamente un affetto di base per lei, ma nel fidanzamento il solo affetto non basta. Non basta perchè il fidanzamento, a differenza di una semplice amicizia, implica il fatto che si investe tempo, energia e si fanno sacrifici in vista di un futuro matrimonio, se si è nella volontà del Signore. Ecco perchè, secondo me, la tua ex ragazza soffre ora certamente più di te, almeno così mi dici, e tuttavia non giustifico il parlare duramente contro te e la tua famiglia, ma non scandalizzarti, se da "essere umano" lo posso anche comprendere pur non condividendolo. Il dolore molte volte ti acceca, ti toglie anche la dignità, non credi? Io penso di si, davanti a Dio, moltissime volte ho chiesto perdono anche per pensieri non belli quando ho sofferto cosi tanto da sentirmi impazzire. Non è certamente comportamento di un credente, usare parole offensive atte a offendere un altro fratello/sorella, ma ti dico con il cuore in mano, che quando si soffre soprattutto per amore, sfido chiunque a mantenersi del tutto freddo e lucido, perchè siamo davvero piccini e sbagliamo ripetutamente. Ci vuole tempo, e soprattutto è necessario umiliare il nostro cuore a Cristo, per comprendere che stiamo sbagliano, e quindi si arriva a chiedere perdono a chi si è fatto del male. Sono daccordo con te, starai soffrendo molto di queste cose, ma ti chiedo con amore fraterno: tu le hai chiesto perdono? O pensi di non avere nulla da farti perdonare da lei? Se posso dirti cosa penso, credo in verità che anche tu debba chiederle di perdonarti. Ti invito a pregare per questo, sono certa che lo Spirito Santo parlerà al tuo cuore di figlio di Dio e ti guiderà. Per quel che riguarda la reazione dei tuoi amici e del pastore della tua comunità...sono perplessa e anche rattristata da quel che mi dici. Perchè questa presa di posizione negativa nei tuoi confronti? Quello che mi sento di consigliarti, fratellino caro, è di lasciar passare un pò di tempo, ti dico per esperienza che il Signore metterà la luce della Sua pace e del perdono attorno a te, anche perchè comunque ciò che è realmente accaduto, non possono saperlo nè gli amici nè tantomeno il pastore, ma solo Gesù. Stai sereno in Dio per questo, ma non alimentare il dolore attorno a te, e soprattutto mi auguro che nel futuro, tu possa essere più fermo nelle tue decisioni, confidando sempre nella guida dello Spirito Santo, e soprattutto nel fatto che le nostre decisioni rispecchiano sempre una parte di noi. Nel bene e nel male.

COMMENTI DEGLI UTENTI Carissima Cinzia. Ho provato 2 volte a cercare di chiarire. La prima volta gli mandai un SMS dicendogli che io non avevo e non ho tutt''ora nulla contro di lei e che se ci saremmo incontrati mi avrebbe fatto piacere se ci sfossimo salutati nella Pace del Signore. Non ho ricevuto alcuna risposta


Data: 07/01/2008
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