VIVERE DELLO SPIRITO (parte 2) Decidiamo di non rattristare più lo Spirito Santo "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! (Efesini 4:30,31) Se il nostro desiderio è quello di vivere dello Spirito, è necessario maturare una ferma decisione, alimentata dalla fede: "Io non voglio più rattristare lo Spirito Santo!" Credo che dietro questa affermazione ci sia di più della semplice volontà di "non peccare più". Per crescere nelle vie di Dio dobbiamo acquisire un nuovo concetto di "peccato". Il peccato non è solo un atto o una parola che pronunciamo; è tutto ciò che in noi rattrista lo Spirito di Dio. Se oggi sto custodendo nel mio cuore dei pensieri o dei sentimenti che rattristano lo Spirito, io sono già in una condizione di "peccato": devo chiedere perdono e ravvedermi! Oltretutto, quando lo Spirito Santo è contristato in me, io mi trovo in una grave condizione di pericolo perché io sono forte quando lo Spirito di Dio è rallegrato in me. Devo decidere di non rattristare più lo Spirito, per esempio con l'amarezza... che peccato insidioso! Da oggi non voglio più lasciare spazio all'amarezza! Non semplicemente perché non è conveniente, turba la mia anima o è il preludio della depressione; ma perché sopra ogni altra cosa rattrista lo Spirito di Dio. "Ti amo, Spirito Santo, perdonami se con leggerezza ho permesso che la mia condizione interiore ti potesse rattristare. Non lascerò più spazio all'amarezza, perché la mia amarezza, amareggia anche Te." Michele Giardina Sito personale: http://veramenteliberi.altervista.org
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Data: 21/01/2009 Visite: 3764 |
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