CORAGGIO        Di Emanuele Gambino                www.palermocristiana.org

Sia la storia, ma anche gli eventi quotidiani, ci parla di uomini e di donne che nel loro modo di agire e nell’affrontare le situazioni si sono distinti dagli altri. Costoro hanno agito, mentre altri rimanevano inermi, incapaci di prendere una decisione, impauriti per la loro incolumità fisica, succubi del loro stato sociale, prigionieri del giudizio degli altri, terrorizzati dal dover andare contro i detentori del potere, sommersi dai compromessi, ma loro hanno deciso di agire, hanno preso decisioni, hanno messo a rischio la loro vita, non hanno pensato al proprio bene, hanno sovvertito gli schemi, hanno scartato i pregiudizi, hanno sfidato il sistema, non hanno accettato compromessi. Questa gente si contraddistingue dalla massa e con il loro modo di affrontare la vita in molti casi è riuscita ad influenzare le masse e a segnare la storia; se dovessimo definire queste persone con una sola parola li chiameremmo “coraggiosi”. Allora possiamo dire che un uomo coraggioso è un uomo che si distingue, che fa cose che altri per proprio interesse non farebbero, che dice cose che altri per proprio interesse non direbbero, è un uomo che essendo fermamente convinto di ciò in cui crede è pronto a rischiare personalmente e a assumersi le proprie responsabilità. 

A questo punto mi chiedo: “Nel campo spirituale il coraggio è necessario? Possiamo vivere un cristianesimo senza coraggio?

Non c’è dubbio che Dio vuole figli coraggiosi, nella Bibbia ricorre molto spesso la frase “non temere”. Perché Dio vuole figli coraggiosi? Perché Dio no ha bisogno di gente che si nasconde tra la folla, ma di fedeli capaci di influenzare positivamente le folle con il loro agire; Dio ha bisogno di fedeli che non si fermino davanti al pregiudizio, che abbiano il coraggio delle proprie idee, che denuncino cose che altri non denuncerebbero, che facciano cose che altri non farebbero mai (se non  per un interesse  personale). Un cristiano coraggioso è un uomo ( o donna) che si mette in gioco disinteressatamente avendo come unico obbiettivo l’avanzamento del Regno di Dio ed il trionfo del bene sopra ogni sorta di male. Un cristiano coraggioso è qualcuno che magari non riuscirà a cambiare il mondo su vasta scala, ma che sicuramente riuscirà a influenzare e a cambiare la vita di molti intorno a se. Da dove un tale cristiano prende la sua forza e il suo coraggio? Senza dubbio dalla fede nelle promesse di Dio e dall’incoraggiamento costante che gli viene dalla Parola di Dio. Avere la consapevolezza che Dio cammina con noi, che egli è dalla nostra parte, sapere che lui non ci lascerà e non ci abbandonerà (Deut. 31:6) ci fa sentire protetti dalla sua forza paterna che è più potente di ogni altra avversità che possiamo incontrare; sapere che nulla può accaderci se ciò non è permesso dalla sua volontà, ci fa affrontare la vita con quella pace che solo Gesù da (Giov. 14:27), senza ansia, senza turbamento, senza spavento, con noi c’è Uno che è più grande (2Cron. 32:7), più forte, più potente, Uno  che ha già vinto e che ci incita dicendoci: “fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giov. 16:33). Dio vuole figli coraggiosi perché la Chiesa ha bisogno di uomini coraggiosi; il coraggio, anche di pochi, è capace di contagiare e di dare coraggio a molti (2Sam. 10:12) e renderli capaci di raggiungere obbiettivi che magari possono sembrare irraggiungibili, di attraversare mari e fiumi (difficoltà) che possono apparire insormontabili. Il coraggio, anche di un solo uomo lo conduce verso scelte decisive per una intera comunità (Esdra 10:4), scelte che possono essere anche dolorose ma necessarie per il cammino e l’avvenire della comunità stessa. Dio quindi ci chiama a vivere una vita coraggiosa, non certamente avventata, ci chiama ad avere un coraggio, guidato dal suo Santo Spirito, sostenuto dal suo amore verso di noi, dalla sua cura e dalla sua disponibilità verso di noi. E se non abbiamo coraggio? Chiediamolo a Dio, egli sa dare buoni doni ai suoi figli, ne abbiamo bisogno, il coraggio è una virtù essenziale perché il Regno dei cieli è abitato solamente dai coraggiosi; lo ha detto Dio, per i codardi non c’è posto nel Regno dei cieli (Apoc. 21:8).

                                                                                     Past.  Emanuele Gambino

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Data: 19/10/2007 Visite: 2830