Perche vogliamo che Dio entri in noi ? ma vogliamo fare le cose di questo mondo ? vogliamo conoscere Dio stare alla sua presenza ma stare nelle cose del mondo. ce scritto nella bibbia o con Dio o senza Dio......... la risposta la vorrei nel sito perche email non e mia grazie non mandate la risposta all email ma nel sito
Giuseppe,
le domande che poni descrivono una situazione di ambiguità che spesso entra a far parte dell'animo umano a tal punto da spingere Dio stesso a lamentarsi con l'uomo ed a domandarci, attraverso la voce del profeta Elia: "Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui. Il popolo non gli rispose nulla.". (1° Re 18:21) Dio ci pone sempre davanti a delle scelte; la cosa peggiore è non rispondere nulla!
C’è una legge che regola i rapporti tra Dio e l’uomo, ed è questa: “l’amore di Dio è gratuito e viene prima di qualunque gesto, di qualunque opera o merito dell’uomo stesso”. A tale proposito c’è un verso molto chiaro, nella Parola di Dio che dichiara espressamente: "Sono io che ho scelto voi". In altre parole, l’iniziativa della salvezza parte da Dio e Lui si rivolge a tutti gli uomini perché tutti possano essere salvati! Chiaramente, di fronte ad un’offerta cosi preziosa, gli uomini non possono restare indifferenti ma devono, a loro volta, accettare e rendere valida la loro scelta, riscegliendo Dio. Un uomo di Dio del passato sintetizzava questo concetto con una frase breve e concisa, dicendo: “Colui che ci ha creati senza di noi e ricreati, in Cristo senza di noi, non ci salva senza di noi! Siamo stati scelti, scelti per essere oggetti del suo amore, ammessi alla più potente, ricca e gloriosa famiglia che si possa conoscere: la famiglia di Dio; ammessi alla "beata speranza", eredi di un’eredità incorruttibile. Dio ci ha chiamati e noi abbiamo detto: "si"! Non è una scelta che Dio effettua in modo discriminatorio, perché, per Lui, alcuni sono più simpatici altri meno, alcuni più pii, altri cattivi e, quindi, esclusi. No! Dio da a tutti, almeno una volta nella vita, la possibilità di poterlo scegliere, il resto dipende dall’uomo. Noi facciamo la nostra scelta una prima volta, alla salvezza, quando ci siamo accorti del nostro stato e nonostante quello, Egli ci ha amati per primo! Abbiamo dato testimonianza esteriore della nostra scelta, al battesimo, quando dichiaravamo di voler rinunciare al mondo, al peccato, quando dichiaravamo di voler servire Cristo e solo Lui, costi quel che costi. Ma le nostre scelte spesso sono instabili, mutevoli, incerte così come incerta e fragile è la natura umana; non c’è nulla di definitivo ed irreversibile nella nostra vita se non la morte, se il Signore non viene prima e ci porta con Lui! Siamo sempre tentati di guardare indietro dopo aver messo mano all’aratro. Di fatto la nostra vita somiglia tanto alla tela di Penelope, è un continuo fare e disfare di buoni propositi, un oscillare tra due poli che sono Dio ed il mondo con le sue attrazioni ed i suoi piaceri. Ecco, allora che prendono piede nel nostro cuore gli idoli: c’è in vitello d’oro nel cuore d’ogni uomo! Si stabilisce così un compromesso: si servono tacitamente due padroni! Dio detesta questo compromesso e ci fa sapere che “nessuno può servire due padroni"! Ma perché, Dio è geloso? Si è proprio quello che si legge in Giosuè: ”il Signore è un Dio geloso"! Ma è importante capire in che senso è geloso. Nessun cuore è lasciato più libero per tutti gli affetti veri e puri quanto il cuore di chi ha scelto Dio! Non è di questi affetti che Dio è geloso, li ha creati Lui e Lui ce li ha dati: i figli, la famiglia, il proprio coniuge, gli amici. Ciò che Dio non tollera, sono gli amori disordinati, quelli che non vengono da Lui, gli amori per il mondo e per la sua concupiscenza; non tollera, in altre parole, di dividere il proprio cuore, con il peggiore nemico dell’uomo che è il peccato. Non vi appaiano troppo cruente queste parole e questi concetti: non si può fare del suo tempio una spelonca di ladroni e pretendere che Cristo vi abiti! Gesù, pervaso da un sacro zelo per la casa del suo Padre, il tempio, anche si trattava allora di una semplice struttura muraria, ma che per quel tempo rappresentava il luogo della dimora di Dio, prese una verga (la verga fa male ma consola – Sl. 23 - ) e mise alla porta tutto ciò che non rispondeva al concetto di santità richiesto da Dio. Noi, oggi siamo il suo tempio, il nostro cuore rappresenta il luogo della dimora dello Spirito Santo di Dio e Dio stesso non vuole condividerlo con nessun altro, e niente di impuro deve contaminare la bellezza della sua presenza, la purezza della sua santità ed il nostro impegno per l’Altissimo deve rinnovarsi ogni giorno per continuare a stare con chiarezza dalla parte di Cristo! Ancora oggi Dio ci propone la stessa scelta e noi vogliamo dire ancora: "Dio, io scelgo Te, voglio continuare a stare decisamente dalla parte di Cristo"! Vogliamo riscegliere Cristo, anche se, a volte, il suo parlare è duro, anche se la scelta ci impegna molto perché ci chiede di porgere l’altra guancia, di perdonare chi ci ha offeso o ci ha fatto del male, perché ci chiede grande umiltà, perché ci chiede di rinunciare a noi stessi e di portare la nostra croce, ma noi vogliamo, col nostro cuore schierarci dalla parte di Cristo!
Dio ci benedica!
Con affetto, Madomi.
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Data: 22/11/2010 Visite: 4379 |
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