Blog di giuseppe


SABATO 9 MARZO 2013

Portare a Dio il meglio


Nell’Antico Testamento, le persone non potevano accostarsi all’altare con un agnello macchiato, cieco o zoppo. Dovevano portare il loro meglio al Signore.

Che tipo di tempo porti davanti al Signore in preghiera? Si tratta del tuo tempo migliore, del tempo in cui sei pienamente vigile? Oppure vai a Dio la mattina per pregare riguardo cose sante con la mente piena dei bisogni da soddisfare in quel giorno? Oppure vai a Lui stanco e affaticato dopo una giornata di lavoro, trascinandoti alla Sua presenza?

Amato, la tua mente e il tuo cuore devono stare insieme alla tua bocca! Isaia parlò dei “loro olocausti e i loro sacrifici…graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di orazione” (Isaia 56:7). Coloro che portano sacrifici accettevoli sono coloro che “si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno e per essere suoi servi” (verso 6).

Questo sacrificio accettevole fatto sull’altare di Dio non è zoppo, apatico, indolente, un’offerta obbligatoria dell’ultimo minuto. Piuttosto, esso deriva da un cuore consumato d’amore per Gesù, un cuore che grida del continuo: “Dio oggi vengo a Te per conoscerti. Voglio più di Te!”
Il Signore dice di coloro che portano tali sacrifici: “Li condurrò sul mio monte santo e li riempirò di gioia nella mia casa d'orazione” (verso 7). Egli ascolterà le nostre preghiere e ci condurrà in un luogo di santità, gioia e potenza!

“Beati quelli che osservano i suoi precetti, che lo cercano con tutto il cuore” (Salmo 119:2).

Una volta che hai stabilito una consuetudine di preghiera e hai rimosso ogni distrazione, Dio desidera che Lo ricerchi con tutto il tuo cuore: “Ma di là cercherai l'Eterno, il tuo Dio; e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima” (Deuteronomio 4:29).

Tratto da: http://www.worldchallenge.org/it/node/22004

DIO TI BENEDICA!



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